giovedì 29 maggio 2008

barbelé

une historie sur un ticket de caisse, ma poi potrebbe servirmi da paille...
il grigio delle città di mare mi ha raramente rattristato, ma il verde delle foglie di un jardin mi ha reso più felice
grande piaule et je me dis sono fortunata , come se non me la fossi presa con i denti e con le unghie
ma c'é a chi morsi e graffi non bastano contro manganelli e menottes, un giorno arriveranno anche tra i miei muri rossi e viola gli sbirri, con le loro cazzo di bandiere tricolori che non cambia nulla se c'é del verde o del blu e si vedrà. calpesto tutti i giorni marciapiedi di una città in cui non sono nata, evado le tasse di un pays che non sarebbe il mio. ma non sono straniera come chi é stato macaroni prima di me in questo stesso quartiere, qualche decennio fa; non sono straniera come chi, pur essendoci nato, in queste strade in pendenza, ha una pelle che lo marca; non sono straniera come chi, come me, occupa e squatte gli spazi vuoti ma ha gonne colorate ed é rom; non sono straniera come chi, per il mio stesso delitto -l'aver attraversato un confine-, viene recluso e rispedito a destinazione. non penso nella stessa vostra lingua, cazzo di burocrati, condannata ad un melange di immigrata, ma le vorrei vedere tagliate le vostre e vorrei vedervi correre disperati come le galline decapitate. come polli senza collo e come voi lasciate crepare e ammazzate. come il tunisino che avete ucciso in un cazzo di cpt a torino, imprigionato senza cure (ma forse la morte é dovuta ad un'overdose d'hashish - iniettatevi voi la merda che ci lasciate e moriteci) , vous l'avez butté vous il ragazzo che é scappato dalla garde a vue, vous l'avez tabassé vous le gar che ha cercato di riprendersi la libertà che merita, fuori da un centre de retention, li avete sgomberati voi i campi occupati da rom che terrorizzano il quartiere con la loro diversità. sogno mia sorella che preferirebbe la morte a venir arrestata da una banda di digos cocainomani, io preferirei la morte della sbirraglia, tout court. sento la mano di quel mastino bavoso di crs che mi attanaglia il braccio che mi urla "i documenti" e si chiede il perché del mio odio se posso tendergli una patente italiana. mi minacciano che la prossima volta faranno sul serio e non saranno gentili, me le prendero' le botte che merito per stare in strada e frequentare brutta gente. il cpt brucia, ma bruciasse davvero con tutti i matôns, les barraux e le griglie.

Nessun commento: