sabato 24 gennaio 2009

penso virtualmente ai titoli da scegliere per post mai scritti, mi lascio sfuggire momenti lasciando solo qualche attimo incollato con una punaise altrettanto virtuale che una sinapsi.
il ritorno in città mi pone al piano di un topolino di campagna che, con occhi sbarrati e vivi, cerca di immmagazzinare tutti i colori, le luci di strade e case, l'aria calda del giardino lasciando in secondo piano sulla retina le stelle della notte senza lampioni, le foglie di una strada senza asfalto, le case in pierre e la riviere che scorre. in fondo, si chiede il topolino disorientato, che differenza c'è tra sentire lo scrosciare di un torrente fuori dalla finestra appena prima di dormire e entendre les ouvriers e l'usine ronzare nella notte arancione?
sto bene, sto male, non so piu come stare
non studio, non lavoro, non guardo la tivu, non vado al cinema non faccio sport